Tutto quello che c’è da sapere sugli impianti dentali

Cosa è un impianto dentale?

Un impianto dentale è una piccola vite di titanio o zirconia inserita nell’osso mascellare o mandibolare al posto della radice di un dente naturale andato perduto.

L’impianto può essere inserito chirurgicamente in anestesia locale a livello ambulatoriale ed è una tecnica sicura e altamente predicibile.

Una volta guarita, la radice artificiale funge da base per fissare corone singole o ponti a più elementi.

Storia degli impianti dentali

Sebbene tendiamo a pensare agli impianti dentali come ad un miracolo dell’era moderna, la storia degli impianti dentali, o meglio delle loro origini, risale a diverse migliaia di anni fa.

Diverse civiltà in tutto il modo hanno cercato per migliaia di anni soluzioni definitive per poter rimpiazzare i denti mancanti: gli antichi cinesi, circa 4000 anni fa, usavano perni di bambù per riempire gli spazi lasciati dai denti mancanti; i resti mummificati di un re egiziano vissuto circa 3000 anni fa hanno rivelato un perni di rame inserito nella sua mascella a sostituzione di un dente mancante, i Maya sembra utilizzassero conchiglie modellate ed impiantate nella mandibola per sostituire i denti decidui, in Europa, più precisamente in Francia, è stato trovato cadavere in una tomba celtica che si pensa abbia circa 2300 anni, nel cui cranio è stato rinvenuto  un dente di ferro tra i denti naturali rimanenti, ed infine anche Italia furono rinvenuti perni d’oro nelle mandibole di teschi di origine Etrusca.

La storia di queste soluzioni di protesi dentarie non è cambiata per molto tempo: le civiltà hanno continuato a sperimentare materiali diversi per sostituire i denti mancanti, fino al XVIII secolo quando il padre dell’odontoiatria, Pierre Fauchard, iniziò a sperimentare con vasta gamma di materiali al fine di trovare quello perfetto per le protesi dentarie: denti di animali, oro e altre leghe come il platino. Ognuno di questi, però, diede scarsi risultati.

Ci vollero circa 200 anni ancora prima che venissero identificate le leghe appropriate sicure e che non causassero rigetto corporeo (fallimento) degli impianti dentali.

All’inizio del 1900 il dottor EJ Greenfield iniziò a sperimentare con un impianto di iridio-platino attaccato a una corona d’oro. Il processo mostrò alcune prove di osteointegrazione (processo di fusione ossea) e sorprendentemente, i denti impiantati erano noti per durare per diversi anni. Tuttavia, il rigetto corporeo era ancora all’ordine del giorno.

La vera svolta avvenne però solo nel 1952 e non fu ad opera di un dentista, bensì di un ortopedico svedese: Per Ingvar Branemark

In quel periodo Branemark stava effettuando alcune ricerche sulla guarigione ossea: aveva infatti installato un cilindro di titanio che fungeva da stecca nella gamba di un coniglio e all’atto di rimuoverlo si era reso conto l’osso si era completamente fuso con il cilindro.

Gli studi di Branemark sulle proprietà del titanio continuarono fino alla fine degli anni ’50, periodo nel quale il  primo impianto dentale in titanio venne inserito nella mascella di un animale.

Fu solo nel 1965, circa 13 anni dopo che Branemark scoprì accidentalmente l’osteointegrazione (ovvero la capacità di fusione tra osso ed un materiale esterno, in questo caso il titanio), e che furono inseriti i primi impianti dentali nella mandibola di un paziente umano. Quel paziente aveva sofferto per tutta la vita di problemi parodontali che gli avevano causato la perdita dei denti. Dopo sei mesi il processo di osteointegrazione era completato e gli impianti furono caricati e sorprendentemente rimasero in funzione fino alla morte del paziente, circa 40 anni dopo.

Era nata l’implantologia osteointegrata su basi scientifiche.

Per i successivi 13 anni, Branemark eseguì ulteriori esperimenti e pubblicò studi e alla fine nel 1978, quando furono raccolti sufficienti test clinici, finalmente commercializzò il primissimo sistema di impianto dentale. Da allora la storia degli impianti dentali è andata avanti a un ritmo rapido e molte altre innovazioni hanno visto la luce: sono state utilizzate nuove forme di impianti dentali per garantire una maggiore stabilità in bocca, sono state sviluppate nuove tecniche di chirurgia orale per favorire un posizionamento migliore, più sicuro e meno invasivo, sono state studiate nuove superfici per aiutare il processo di fusione ossea nuove forme nanotecnologiche renderanno il processo di osteointegrazione più veloce e sicuro.

Quando “va messo” un impianto dentale? 

Gli impianti dentali servono a sostituire i denti e si vogliono evitare di utilizzare protesi, ponti o corone. Sostituire un dente perso è importante, per evitare conseguenze estetiche e funzionali che peggiorano con il passare del tempo.

Gli impianti dentali hanno molti vantaggi estetici e svolgono anche un ruolo importante nella funzione generale della bocca. Gli impianti dentali supportano un morso sano, mantenendo ogni dente correttamente in posizione, consentendo il mantenimento di un osso mascellare sano e prevenendo la perdita dell’osso. La perdita di dente comporta una mancata stimolazione dell’osso alveolare (la porzione d’osso all’interno della quale sono posizionati i denti) che conseguentemente ne comporta la perdita.

Gli impianti dentali possono risolvere problemi estetici, la mancanza di denti compromette il sorriso e questo potrebbe incidere sull’autostima e fiducia delle persone. Essere in grado di masticare (soprattutto alle riunioni sociali), sorridere e ridere senza problemi è importante e ha un grande impatto sulla tua vita di tutti i giorni.

Chi può sottoporsi al posizionamento di un impianto dentale?

Se ti stai chiedendo: chi può sottoporsi ad uno o più impianti dentali? La risposta è: chiunque sia abbastanza sano da sottoporsi a un’estrazione dentale di routine o a un piccolo intervento di chirurgia orale (i pazienti devono avere gengive sane e ossa a sufficienza per sostenere l’impianto, in caso contrario andrebbe valutata una terapia di rigenerazione ossea e tissutale).

Nel nostro studio verrà valutata attentamente la salute del cavo orale e la tua salute generale, si valuterà la situazione gengivale, la qualità e la quantità di osso alveolare e ti verrà proposta la terapia più indicata.

L’uso di impianti con caratteristiche di superficie molto performati ci consente di usare impianti extra-corti evitando ricostruzioni ossee, per le quali possiamo vantare una grandissima esperienza.

E’ bene poi che chi intende sottoporsi ad uno o più impianti dentali si impegni a mantenere una buona igiene orale e a regolari visite dentistiche. Fumatori accaniti, persone che soffrono di disturbi cronici non controllati – come diabete scompensato o malattie cardiache acute – o pazienti che hanno ricevuto radioterapia nella zona della testa/collo devono essere valutati su base individuale e rimanere in stretto controllo.

Se stai considerando gli impianti, parla con il tuo dentista per vedere se sono adatti a te.

Vantaggi degli impianti dentali e di disporre di una sala operatoria

I vantaggi dell’uso di impianti dentali sono numerosi:

  1. Estetica: Gli impianti dentali sono progettati per fondersi con l’osso, diventano permanenti e consentono di “sistemare” un sorriso imperfetto con elevati standard estetici;

2. Migliore fonazione: Con le protesi mobili scarsamente aderenti, i denti possono muoversi facendoti borbottare o farfugliare le parole. Gli impianti dentali ti permettono di parlare senza la preoccupazione che i denti possano muoversi;

3. Comfort migliorato: Poiché diventano parte di te, gli impianti eliminano il disagio delle protesi rimovibili;

4. Mangiare è più facile: Gli impianti dentali funzionano come i tuoi denti, permettendoti di mangiare i tuoi cibi preferiti con sicurezza e senza dolore;

5. Miglioramento dell’autostima: Gli impianti dentali possono restituirti il ​​sorriso e aiutarti a sentirti meglio con te stesso;

6. Miglioramento della salute orale: Sia gli impianti individuali sia quelli multipli consentono un più facile accesso interdentale tra i denti, migliorando l’igiene orale;

7. Durata: Gli impianti sono molto resistenti e durano molti anni. Con una buona cura, molti impianti durano anche tutta una vita.

Lo Studio Dentistico Gambardella dispone di una sala operatoria di livello ospedaliero che  permette a di trattare casi di implantologia semplici e complessi garantendo livelli altissimi e costantemente controllati di sterilizzazione degli ambienti.

Grazie inoltre alla possibilità di eseguire le procedure cliniche in sedazione cosciente il paziente prova un’esperienza di rilassamento neuromuscolare che induce una sensazione di serenità e relax totale, non sente dolore né la sensazione di vomito.

Mettere un impianto dentale è doloroso?

Questa è la domanda che molti si pongono: mettere degli impianti dentali è doloroso? La risposta è NO: l’operazione di inserimento degli impianti avviene sotto anestesia locale e, nel caso di interventi più complessi, sotto sedazione cosciente assistita da anestesisti specializzati e l’intervento non risulta essere doloroso per il paziente.

Nei giorni seguenti al posizionamento di uno o più impianti potrebbero presentarsi gonfiore e piccoli sanguinamenti, per tale motivo nella fase successiva all’operazione verrete forniti di tutti i protocolli per la gestione del post-operatorio. Lo Studio Dentistico Gambardella fornisce inoltre un servizio di assistenza e controllo a distanza per i giorni successivi all’intervento.

Quando costa un impianto dentale? 

Quanto costa un impianto dentale? Questa è una delle domande più comuni che vengono poste riguardo al trattamento implantare.

E’ difficile dare una risposta sul costo di un impianto dentale: non solo per il fatto che ogni dentista utilizza un proprio listino prezzi, ma anche perché un trattamento implantare comporta molte variabili che sono da valutare caso per caso.

Il costo di un impianto dentale non dipende solamente dal tipo di impianto utilizzato (gli impianti dentali sono prodotti sanitari di altissima tecnologia e variano per materiale, marca, modello, qualità della superficie etc,) ma anche, e soprattutto, dall’intero piano terapeutico a cui ci si deve sottoporre e che potrebbe comportare:

A. Intervento chirurgico con utilizzo di materiale specifico e presenza di personale adeguato;

B. Utilizzo di materiale supplementare (analoghi, tappi di guarigione, transepiteliari etc), tutti materiali di precisione che hanno un costo di base considerevole;

C. Visite successive all’intervento per il completamento delle terapie;

D. Visite di controllo periodiche;

E. Eventuale rigenerazione tissutale.

A tutto questo va poi aggiunta ovviamente la “manodopera” del chirurgo operante: maggiore sarà la sua abilità ed esperienza più alte saranno le probabilità di riuscita del posizionamento dell’impianto e assenti, o semplicemente minori, saranno le complicazioni.

Per tale motivo, la cosa migliore per riuscire a rispondere alla domanda “Quale è il costo un impianto dentale?” sarà effettuare un’attenta visita da parte di un dentista esperto, una radiografia panoramica ed una tac cranica.

Ci permettiamo quindi di suggerire di non credere alle sirene degli “impianti low cost” che spesso riempiono le pagine dei giornali e le insegne stradali: il posizionamento di un impianto è un operazione seria che richiede esperienza, materiale di altissima qualità e sulla quale è meglio non andare troppo al risparmio, a rischio della propria salute.

Conclusioni

L’inserimento di impianti dentali è una pratica sicura e predicibile, gli impianti sono costituiti da materiali sicuri e le tecnologie usate per la loro realizzazione consentono una osteointegrazione sempre più rapida. Quando sono consigliatati da un medico competente, gli impianti sono un’opzione clinica che porta a numerosi vantaggi per i pazienti.

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