Lo sbiancamento dentale è tra i più richiesti trattamenti dentali estetici. L’avvento di pratiche “fai da te” ha creato molta confusione su questa pratica, tanto che qualcuno è arrivato a sostenere che lo sbiancamento dentale possa essere nocivo per i nostri denti o doloroso da subire. Ma è davvero così? Lo abbiamo chiesto alla nostra igienista dentale: la dott.ssa Deborah Daminelli.
Dott.ssa Daminelli: quanti tipi di sbiancamento professionale esistono?
Esistono due tipi di sbiancamento professionale: lo sbiancamento domiciliare e lo sbiancamento alla poltrona.
Lo sbiancamento alla poltrona è un trattamento che viene eseguito utilizzando un gel posizionato su dente e attivato attraverso l’utilizzo di una lampada a led o raggi UV, oppure attraverso l’utilizzo di un laser.
Lo sbiancamento domiciliare è diverso: si utilizza sempre un gel ma in questo caso il gel viene posizionato all’interno di una mascherina trasparente di contenzione, simile a quelle ortodontiche, realizzata su misura per il paziente (utilizzando le impronte digitali) e che è stata dotata di piccoli serbatoi di contenimento del gel. Una volta arrivati a casa, i pazienti possono posizionare il gel all’interno della mascherina che verrà indossata durante la notte. Il gel in questione è un presidio medico ed ha un efficacia e dei componenti che non sono reperibili nei prodotti da banco che si trovano in farmacia o al supermercato.
Quale sbiancamento dentale è più efficace?
Tra i due trattamenti, lo sbiancamento dentale più efficace è quello domiciliare: il motivo è che possiamo ripeterlo nel tempo ed ha una durata più estesa.
Dott.ss Daminelli: come funziona tecnicamente lo sbiancamento dentale?
Lo sbiancamento dentale funziona in questo modo: il gel che utilizziamo durante tutti i tipi di sbiancamento dentale professionale penetra all’interno dei prismi dello smalto dentale, tutte quelle cellule che vanno a formare il nostro smalto, e va a sbiancare la dentina, cioè la parte interna del dente.
E’ importante sottolineare che, a differenza di quello che si pensa comunemente, non è lo smalto a dare colore al dente, esso da lucentezza. La vera parte che da colore al dente è la dentina, essa è interna al dente e, a differenza dei gel professionali, i cosiddetti dentifrici sbiancanti non possono raggiungerla.
Dott.ssa Daminelli: lo sbiancamento professionale fa male?
In alcuni casi lo sbiancamento dentale potrebbe dare qualche problema, principalmente a livello dello smalto: durante il processo di sbiancamento lo smalto potrebbe perdere un po’ di sostanza e potrebbe diventare più aggredibile dai batteri che sviluppano carie.
Per tale motivo non è possibile effettuare sbiancamenti domiciliari ogni 6 mesi, i denti diventerebbero troppo sensibili e sarebbero più esposti agli attacchi degli acidi e dei batteri.
Come sempre, è fondamentale mettersi nelle mani di un professionista prima di affrontare un trattamento di sbiancamento dentale. Un igieniste o un dentista possono analizzare la tua situazione iniziale, capire se il trattamento sbiancante è indicato per te e guidarti attraverso il percorso di sbiancamento al fine di ottenere il miglior risultato possibile per i tuoi denti ed il tuo sorriso.
Se volete avere maggiori informazioni riguardo ai trattamenti presenti nel presente articolo vi invitiamo a cliccare al seguente link: PREVENZIONE
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